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    L'amica geniale: viaggio intorno al mondo di Elena Ferrante

    Siamo tutti a conoscenza dell'enorme fama guadagnata dalla scrittrice Elena Ferrante grazie alla stesura della saga "L'amica geniale", fama che è sbarcata perfino oltreoceano; Lila e Lenù godono infatti di un'enorme popolarità anche in America.

    Il romanzo districa la storia delle due attraverso la narrazione di un'Italia che attraversa gli scossoni e i cambiamenti che hanno rimodellato la Nazione dagli anni '50 del Novecento. Ma la vera forza della narrazione è senz'altro da ricondurre alla forte caratterizzazione della città in cui crescono le due protagoniste: l'elemento napoletano è infatti fulcro centrale delle vicende, città da cui le protagoniste si sentono intrappolate, dalla quale cercano la fuga ma anche simbolo del loro rapporto e del senso delle loro esistenze.

    Si potrebbe però fare l'errore di ricondurre l'intera vicenda delle amiche geniali alla sola Napoli; niente di più sbagliato.

    Sebbene infatti il legame con Napoli rimanga sempre centrale nella vita delle protagoniste, la storia dei quattro romanzi attraversa vari luoghi d'interesse, luoghi che cambiano la condizione di vita delle due, luoghi che seguono i momenti di vita delle protagoniste.

    Vediamo dunque di ricostruire una mappa che riproponga i luoghi principali in cui si snodano le vicende di Lila e Lenù.

    Napoli

    
    Neapolitan Washing by Théo Roland

    Ed ecco che il nostro viaggio non può non partire proprio dalla città delle 500 cupole. Il romanzo si sviluppa intorno alla famosa città partenopea, a partire dal Rione Luzzatti, luogo d'infanzia delle protagoniste, ora grande luogo d'interesse culturale nel quale sono nati tour per turisti di tutto il mondo. E’ dunque sbalorditivo pensare che una parte di Napoli così spesso associata agli strati più svantaggiati della popolazione abbia conosciuto un vero e proprio boom mediatico, garantendo al Rione e ai suoi abitanti un grande senso di rivalsa verso la considerazione da sempre avuta. Il rione prende il nome dall’allora ministro Luigi Luzzatti, colui che propose e attuò l’intervento di costruzione delle case popolari.

    Ma non si tratta dell'unico luogo napoletano importante per le due protagoniste: cercando di riprodurre un piccolo tour dei luoghi simbolo del romanzo, la prima tappa è Corso Umberto I, dove Lila acquista il suo abito da sposa.

    Da qui, siamo abbastanza vicini per raggiungere Port'Alba, zona amata da Lenù per la grande varietà di bancarelle di libri e per la sua indiscutibile atmosfera intellettuale.

    Come non citare poi Piazza dei Martiri, dove Lila e Stefano aprono il negozio di scarpe.

    Nel corso del primo romanzo, Elena è la prima tra le due ad avere modo di conoscere la città che le due protagoniste tanto bramano dal Rione.

    La Napoli centro, connotata da uno spirito particolarmente intellettuale, si fa realtà molto presto per Lenù, che, nel corso di una passeggiata con il padre che la guida a scuola, ha modo di vedere luoghi che la affascinano come Piazza Carlo III, l’Orto Botanico, Port’Alba, Toledo e altri luoghi simbolo del patrimonio partenopeo.

    

    Pisa

    La vicenda segue poi il percorso di Elena all'università. Le due amiche si dividono e, mentre Lila rimane a Napoli, Elena si fa strada nel mondo accademico grazie ad una borsa di studio che le consente di proseguire la sua carriera proprio alla Normale di Pisa.

    Ma quali sono i luoghi principali in cui si snoda la vita universitaria di Elena? A parte l'Università, impossibile non citare il Collegio Timpano, residenza la cui finestra di Lenù si affaccia sul Lungarno, punto particolarmente caratteristico di Pisa.

    Un altro luogo citato è la famosa via dello shopping pisano, Corso Italia. E' qui che Franco Mari, allora fidanzato della giovane, decide di regalarle un costoso cappotto. Riemergono in questo punto della vicenda le differenze sociali che tanto affliggono Lenù e che sembrano particolarmente sentite in un'Italia caratterizzata dai conflitti dei movimenti giovanili del '68.

    Ci spostiamo poi sul Ponte di Mezzo, il ponte più importante e attraversato di tutta Pisa. La stessa Elena ci passa più volte e qui decide di gettare i foglietti su cui sono scritti i pensieri dell'amica Lila, in un passaggio denso di amarezza e frustrazione.

    
    pisa by alexey turenkov

    Firenze

    
    Ponte Vecchio in Florence, at noon in November by Ali Nuredini

    Nel corso del terzo volume della saga, Elena approda nel capoluogo toscano seguendo il suo fidanzato (nonché futuro marito) Pietro Airota, collega universitario conosciuto a Pisa. Dunque Elena rimane in Toscana e la sua vita da donna sposata prende il via proprio a Firenze.

    Mentre l'amica, Lila, rimane a Napoli lavorando in fabbrica (e iscrivendosi poi al Partito Comunista, convinta a denunciare le precarie condizioni di lavoro), Elena e Pietro si trasferiscono in un signorile appartamento situato nel quartiere di San Niccolò.

    Qui incomincia la deludente vita matrimoniale di Elena, a cui la situazione famigliare troppo intrisa di patriarcato comincia a stare stretta fin da subito. La donna desidererebbe più tempo per lavorare ai suoi romanzi ma è quasi completamente assorbita dal suo ruolo di madre. I luoghi che toccano le passeggiate di Elena con le figlie attraversano il centro storico di Firenze.

    Non possiamo che citare punti d'interesse mondiale come Piazza della Signoria, Piazza Santa Croce, via dei Servi e Piazza della Santissima Annunziata.

    

    Montpellier

    
    people walking on sidewalk near building during daytime by KWON JUNHO

    "A Montpellier avvertii la limitatezza dello sguardo che avevo, della lingua in cui mi esprimevo e con cui avevo scritto. A Montpellier mi sembrò evidente quanto potesse risultare angusto, a trentadue anni, essere moglie e madre".

    Ci spostiamo ora in Francia.

    Lenù, donna sposata e insoddisfatta del proprio matrimonio con Pietro, decide di seguire Nino (di cui è infatuata da sempre) proprio a Montpellier, dove l'uomo deve sostenere un convegno universitario.

    Elena è infatti diventata l'amante di Nino, il quale riesce a convincerla ad abbandonare marito e figlie per seguirlo in Francia.

    L'amore, però, non basta.

    Montpellier è per Elena luogo di grande destabilizzazione: i grandi ambienti universitari e culturali in un primo momento sembrano liberarla dal senso di stretta che aveva avvertito dapprima nel rione e poi durante la vita famigliare con Pietro ma, ben presto, prevale in lei un forte senso di colpa nei confronti delle figlie e un insopportabile senso di inadeguatezza per la vita che si è trovata costretta a condurre.

    Ed ecco che, col fine di sottolineare questo contrasto fra l'ambiente culturale francese e la presunta inferiorità del background della protagonista, il libro ci mostra stralci intellettuali della città francese, a partire dall'Università e dalle cene in cui Nino trascina l'amante.

    E' importante citare Montpellier perché ci troviamo lontani da Napoli, la città con la quale le protagoniste sentono questo legame viscerale...ciò nonostante, ancora una volta, l'inadeguatezza e l'amarezza che accompagnano Elena per tutto il romanzo, riemergono con grande forza anche qui...quasi a voler sottolineare che, forse, anche spostandoci fisicamente non è possibile scappare da ciò che abbiamo dentro.

    Autore: campoelena23
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